GIOVANNI ZAFFAGNINI

Schegge (2015)


Immagini recenti di ferite ancora aperte a settant'anni dal passaggio del fronte nei paesi della Bassa - Romagna


Chissà se i frequentatori del Parco Piancastelli a Fusignano notano i segni delle granate dell’ultima guerra sul muro di cinta e se hanno mai pensato a coloro che il 27 Dicembre del 44 erano lì.

Alcuni liceali, ospiti di una trasmissione televisiva, forse confusi dai video-games, pensano che la guerra sia una soluzione inevitabile e risolutiva.

Gli avventori del bar non danno importanza ai segni sui muri, loro la guerra la vedono ogni giorno nei telegiornali, poi è lontana dicono, non ci riguarda.

Cicloamatori solitari procedono lenti e scrutano il territorio in ogni sua parte. Mi trovo di fronte alla casa ferita che uno di loro mi ha segnalato: è piena di ostacoli, poco propensa alle ragioni del fotografo, aspetto l’arrivo del sole nel labirinto, è un’attesa paziente e inutile. Da sempre i fotografi combattono con la luce, mentre scrittori e poeti lottano con le parole, io, poco avvezzo allo scrivere, in questo momento comprendo la loro fatica.

Non ho alternative, le case ferite sono rare, devo assolutamente trovare un’inquadratura decente, è da ieri che combatto, tornerò domani a un’ora diversa.

G.Z.