Una volta la campagna era il contrario della città (vuoto/pieno, natura/cultura, povertà/ricchezza, tradizione/modernità, lavoro manuale/sedentario, isolamento/concentrazione); o meglio, l'assenza di città. Oggi nella campagna – in ciò che per abitudine continuiamo a chiamare così – c'è molta presenza di città. C'è un ambiente né urbano né rurale che della vecchia campagna ha mantenuto solo la funzione produttiva,
Piero Orlandi
dall'introduzione a A cielo aperto, Castel Maggiore, Editrice Quinlan, 2011.